Dopo circa trent’anni la prima comunità ha finito il Cammino ‘rinnovando le promesse battesimali la notte di Pasqua in Duomo davanti al Vescovo e, conseguentemente, con il pellegrinaggio in Israele.
Hai presente l’emozione della vigilia del matrimonio dopo un lungo fidanzamento?
Che pensi?: ” Finalmente vado a casa dello sposo!! !”
Così è stato per, ciascuno di noi: il Signore ci aspettava a casa sua per mostrarci i luoghi della sua vita, per farci partecipi, con una intimità profonda, della sua missione, dalla incarnazione alla risurrezione.
Betlemme, Cafarnao, Gerico, Gerusalemme, il Tabor, il Carmelo, il monte degli ulivi, il Santo Sepolcro, il Giordano, ecc. sono luoghi dove abbiamo avuto l’opportunità di celebrare quando le lodi, quando l’eucarestia o il vespro, dove sembrava proprio che ci fosse Gesù che parlava a ciascuno di noi.
Uno dei momenti più toccanti è stato a Cafarnao, nel luogo del Primato di Pietro, dove anche a noi Gesù ha posto questa domanda:” ….mi ami tu?”
” Signore, tu lo sai” rispose Pietro , ed anche noi come lui a quel tempo, consapevoli che amare Dio significa fare la sua volontà, anche quando questa non ci piace, quando si presentano prove serie nella vita o quando si vive un periodo di non-senso dove non ci capisci più niente, lì abbiamo avuto la consapevolezza della presenza di Dio Padre che non abbandona i suoi figli. Compiere ,la volontà di Dio non è certo possibile sulle proprie forze! Un altro momento molto importante lo abbiamo vissuto nella Spelonca mistica, dove Gesù ha radunato i suoi apostoli e ha insegnato loro a pregare con il ” Padre nostro”: anche qui i salmi delle lodi sembravano inseriti appositamente in quel giorno e in quel contesto!
Non meno importante il monte delle Beatitudini dove Gesù ha proclamato il “discorso della Montagna” e dove c’è ancora il terebinto (una pianta che ha 2000 anni) nei cui pressi sorge la Domus Galilaeae, il centro dei neocatecumenali in Israele.
Avremmo da raccontare tante altre esperienze, ma sono personali e non basterebbe il giornalino per descriverle tutte, un fatto è certo: non andare, o cristiano, in Terra Santa come turista, ti arricchiresti di tante nozioni che non aumenterebbero la tua fede; se invece vai come “l’amico dello Sposo”, come pellegrino, riceverai tanti di quei doni che tornerai ricco, sì, ricco dell’amore di Dio per poi condividerlo con chi ti sta vicino.
Ed ora che faremo?
Quando, al Santo Sepolcro, abbiamo trovato la tomba vuota, c’era la voce di un angelo che diceva:” Non è qui, è risorto! ”
E Gesù disse loro:” A me è stato dato ogni potere in cielo e in terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome dei Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti giorni, fino alla fine del mondo.” (Mt.28,16-2D)
Ecco ciò che faremo: annunceremo che Cristo è veramente risorto e desidera che tu, fratello o sorella, sia felice con Lui! ! ! !